Newsletter n. 85

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Newsletter n. 85

 

N. 85 (27.05.2019)

Un invito a dialogare con i nuovi saperi scientifici per comprendere l’umano

La sfida del Seminario ATISM di Perugia

di Pier Davide Guenzi, presidente ATISM

«Dai dati delle scienze empiriche […] possiamo [trarre] indicazioni che istruiscono la riflessione antropologica, anche in teologia, come del resto è sempre avvenuto nella sua storia. Sarebbe infatti decisamente contrario alla nostra più genuina tradizione fissarsi su un apparato concettuale anacronistico, incapace di interloquire adeguatamente con le trasformazioni del concetto di natura e di artificio, di condizionamento e di libertà, di mezzi e di fini, indotte dalla nuova cultura dell’agire, propria dell’era tecnologica»: la lucida considerazione di papa Francesco nel Discorso proposto ai partecipanti all’assemblea plenaria della Pontificia Accademia per la vita, lo scorso 25 febbraio, fa da sfondo all’importante seminario di studio organizzato dall’ATISM previsto a Perugia dall’1 al 4 luglio prossimi.

Il seminario, offerto non solo ai soci dell’Associazione dei teologi morali italiani, ma anche agli studenti e a quanti interessati al tema, si impegnerà con una metodologia interattiva a ragionare, questo il titolo dell’evento, su «Humanum: specie e specificità. Dialogo tra prospettive scientifiche e teologia morale». L’epistemologia delle scienze, la biologia evoluzionista, le scienze cognitive e la neurolinguistica saranno i saperi oggetti del dialogo con il contributo di eminenti studiosi italiani quali Alessandro Giuliani, Alessandro Minelli, Andrea Lavazza e Andrea Moro.

Lo “specifico” umano ha rappresentato un elemento imprescindibile per l’elaborazione teorica dell’etica cristiana. La coincidenza della compiuta umanità con l’atto divino che introduce al conoscere e all’operare (atto creativo) offrendone il compimento cristologico (atto escatologico) ha propiziato una ricca riflessione relativa a tale origine e compimento, ma non ha mancato di introdurre, almeno in termini generali, la questione sulla qualità caratterizzanti la “specie” umana. L’assimilazione e il massivo impiego della categoria di “legge naturale” ha costituto il paradigma attraverso cui presidiare la “specificità” umana e, insieme, tracciare il quadro normativo di riferimento per la regolazione dell’agire.

Lo sviluppo del pensiero scientifico, in un primo momento, non ha mutato tale orizzonte nelle discipline teologiche: il sapere della fede, esteso all’ambito cosmologico e antropologico, postulava la certezza delle regole morali (ricondotte al di là della presunta intrinseca razionalità all’autorità divina). Il pensiero scientifico, in questa fase, è compreso dal cristianesimo come disgregante la compatezza dell’umano e l’incontrovertibilità delle regole morali elaborate e ha rappresentato per la teologia nell’epoca moderna (secoli XVII-XVIII) un riferente problematico da decostruire in chiave apologetica. La più recente evoluzione delle scienze umane e delle scienze biologiche, fisiche e sociali nei secoli XIX e XX, accanto a tale linea polemica, ha registrato una progressiva introduzione, tra i cultori dell’etica cristiana, di un approccio non esclusivamente pregiudiziale al sapere scientico, ritenuto imprescindibile per una chiarificazione meno ingenua della possibilità di parlare di una “specificità” umana, declinata anche in riferimento alla qualità morale delle azioni personali, intersoggettive e sociali (cfr. Gaudium et spes, 44).

Scopo del seminario è di approcciare alcuni percorsi di frontiera della scienza contemporanea di sicuro interesse da parte del teologo (filosofo) morale per una migliore comprensione del soggetto e della sua libertà, alla luce delle condizioni “pre-umane” e “post-umane” delle intenzioni e dei comportamenti studiate dai recenti saperi, in vista anche di una teoria della normatività più critica, rispetto a quanto espresso nella letteratura di settore sui rischi del “post” e “trans-umanesimo”.

Le iscrizioni sono prorogate sino al 10 giugno nelle modalità indicate nel pieghevole del Seminario.

Pubblicazioni dei soci:

 

AUTIERO ANTONIO (a cura di), Per una nuova cultura pastorale. Il contributo di Amoris laetitia, San Paolo, Cinisello Balsamo (Mi) 2019;

MORANDINI SIMONE (a cura di), L’etica nella società plurale tra culture e religioni. Un percorso di ricerca della Fondazione Lanza, Proget edizioni, Albignasego (Pd) 2019.

 

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