Newsletter n. 95
«Ogni uomo è unico e con la nascita di ciascuno viene al mondo qualcosa di nuovo nella sua unicità. Di questo qualcuno che è unico si può fondatamente dire che prima di lui non c’era nessuno. Se l’azione come cominciamento corrisponde al fatto della nascita, se questa è la realizzazione della condizione umana della natalità, allora il discorso corrisponde al fatto della distinzione, ed è la realizzazione umana della pluralità, cioè del vivere come distinto e unico essere tra eguali» (Hannah Arendt, Vita activa)
In principio era il Verbo… e senza di lui nulla è stato fatto…
…veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo…
Venne tra i suoi… (Gv 1, 1-17)
Parola dell’Unico, Luce per gli uomini, tra la pluralità dei fratelli e delle sorelle, suoi compagni e compagne del vivere.
Iniziato alla vita, come tutti, per iniziare alla fiducia e alla speranza del vivere: non di finire, ma di iniziare.
Davanti alla nostra ostinata presunzione di fare luce anche su questa nascita, e pure alla parola grata che comunque si sforza di benedire ogni nascita, in questa nascita siamo interrotti dalla luce che ogni nascita getta sulla nostra vita. Non siamo noi a far luce sul mistero. È il mistero che fa luce sulla nostra vita e ci avvolge.
Per Georges de La Tour sembra essere il dono di ogni “neo-nato”: la luce, strumento umano, il lume, recato e nascosto dalle mani della donna a sinistra, libera piuttosto quella luce che viene dal bimbo e si riverbera sulla madre.
E allora non importa dire chi sia questo neo-nato: siamo trattenuti dall’identificarlo troppo presto con il Neonato. Così credo ha inteso il pittore. Perché continuassimo a sorprenderci di ogni “natalità”, di chi è iniziato e inizia le generazioni che lo hanno preceduto, nuovamente, alla vita.
Buon natale 2019 a tutti gli amici e le amiche dell’ATISM
Pier Davide Guenzi