Newsletter n. 1
24 luglio 2014
Carissimi,
penso che molti di voi abbiano già appreso la notizia della morte del R.P. Klaus Demmer, MSC, deceduto a Münster (Germania), alla veneranda età di 83 anni. I funerali si sono svolti ieri, 23 luglio, nella Cappella del Sacro Cuore di Gesù a Münster-Hiltrup. La morte è avvenuta per le conseguenze di un trauma cranico dopo una caduta accidentale.
Padre Klaus Demmer, nato a Münster il 27 maggio 1931, è entrato nella Congregazione dei Missionari del Sacro Cuore di Gesù nel 1951 ed è stato ordinato sacerdote nel 1957. Dopo essersi licenziato in Teologia nel 1958 presso la Pontificia Università Gregoriana, ha conseguito il Dottorato in Teologia nel 1961, con la dissertazione: Ius caritatis : Zur christologischen Grundlegung der augustinischen Naturrechtslehre, pubblicata nella Collana Analecta Gregoriana. Dopo aver insegnato Teologia Morale ed Etica alla Philosophische-Theologische Hochschule di Oeventrop/Westf. dal 1961 al 1965 e alla Theologische Fakultät di Paderborn dal 1966 al 1969, ha insegnato, per 33 anni, presso la Pontificia Università Gregoriana precisamente dal 1970 al 2003.
Le sue numerose pubblicazioni su vari temi di teologia morale, i suoi insegnamenti in molte Università, soprattutto negli Stati Uniti, come visiting professor, la sua nomina a Membro dell’Accademia Europea delle Scienze e delle Arti, e il conferimento, nel 1999, del Dottorato Honoris Causa dall’Università di Friburgo, testimoniano l’alto profilo della sua personalità.
Klaus Demmer è stato uno dei più grandi testimoni della teologia morale postconciliare. Maestro esemplare ed eccellente docente si è sempre distinto per le sue doti umane, morali e spirituali. Nel 2011, in occasione del suo ottantesimo compleanno, alcuni suoi ex-alunni, per manifestare la loro gratitudine al grande maestro, hanno voluto dedicarGli il libro, Pensare l’agire morale: omaggio italiano a un maestro internazionale: Klaus Demmer (San Paolo Edizioni, 2011).
RicordandoLo nelle nostre preghiere, affidiamoLo tra le braccia amorose e misericordiose del Padre perché possa riposare nel suo Regno di luce e di pace: «Beati coloro che muoiono nel Signore, riposeranno dalle loro fatiche, perché le loro opere li seguono» (Ap 14,13).
Fraternamente
Salvatore Cipressa (segretario)